Oggi annunciamo una partnership tecnologica di cui siamo particolarmente orgogliosi e che siamo sicuri contribuisca a porre l’accento su un argomento che nel prossimo futuro sarà sempre più importante per tutte le donne e gli uomini: la parità di genere.

Ultimamente sentiamo molto parlare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, anche detto PNRR. Il PNRR è un piano varato dal governo che prevede grandi investimenti e riforme, mirati a rispondere alla crisi economica dovuta all’impatto della recente pandemia che ha colpito i paesi europei.

Il PNRR sua volta fa parte del progetto di rilancio economico voluto dall’Unione Europea (Next Generation EU o NGEU) che pone, tra i tanti obiettivi, anche quello dell’inclusione in ogni sua forma e della parità di genere.

La parità di genere: un piccolo esperimento

L’obiettivo della parità di genere tocca tantissimi argomenti: educazione, salute, lavoro, accesso al credito, addirittura l’intelligenza artificiale, è nella vita di tutti i giorni.

Riguardo il mondo del lavoro, abbiamo fatto un piccolo esperimento. Abbiamo chiesto ai nostri colleghi del servizio clienti di tenere traccia su un piccolo campione di chiamate ricevute, di quante persone domandassero se la coda appena selezionata grazie all’ausilio della voce guida, fosse quella corretta per il supporto richiesto (amministrazione, commerciale, supporto tecnico).

Il risultato è sorprendente: quando una nostra collega donna risponde telefonicamente alla coda tecnica, l’interlocutore chiede se abbia selezionato la coda corretta il 30% di volte in più rispetto a quando risponde un nostro collega uomo.

E ovviamente succede anche al contrario!

Quando un nostro collega uomo risponde telefonicamente alla coda amministrativa, l’interlocutore chiede se abbia selezionato la coda corretta, il 35% di volte in più rispetto a quando risponde una nostra collega donna.

Avete capito no? Partiamo con il presupposto che l’uomo faccia il tecnico e che la donna si occupi dell’amministrazione. Se sentiamo un uomo rispondere alla coda amministrativa, ci domandiamo più spesso se il numero che abbiamo selezionato sul telefono grazie all’indicazione della voce guida, sia stato quello corretto rispetto a quando risponde una donna.

Partendo con questo pregiudizio, è facile che anche la nostra percezione sulla professionalità e capacità di chi ci risponde, ne risenta in qualche modo. Riccardo sarà bravo a fornirmi informazioni su una fattura, visto che è un uomo? E Claudia sarà brava ad analizzare un problema tecnico, visto che è una donna?

È un retaggio culturale, sociale e di esperienza nella vita quotidiana. Ma possiamo migliorare tutti 🙂

Ergonet e Rete al Femminile

In Ergonet crediamo che l’ascolto sia la scintilla che fa evolvere i nostri servizi straordinari per webmaster. Alle volte però, ascoltare i nostri clienti e le nostre clienti, non ha solo l’effetto di creare nuovi servizi o migliorare quelli già esistenti.

Grazie ad una nostra rivenditrice (ciao Michela!), siamo venuti a conoscenza della Rete al Femminile.

Rete al Femminile è l’associazione nazionale dedicata alle donne che lavorano in proprio come libere professioniste, freelance o imprenditrici.

Nata nel 2013 da un’idea di Gioia Gottini, Rete al Femminile si rivolge a tutte le donne che lavorano in proprio: artigiane, commercianti, freelance, imprenditrici, titolari d’azienda, libere professioniste, titolari di cooperative, donne che lavorano con ritenuta d’acconto e donne che stanno decidendo di mettersi in proprio.

Abbiamo chiesto a Chiara Magnani, membro del direttivo della Rete, di parlarci di Rete al Femminile e di quali vantaggi godrà una socia nel caso decida di prenderne parte:

Chiara, quante socie conta Rete al Femminile e cosa si deve aspettare chi decide di iscriversi alla vostra associazione?

Ad oggi la Rete conta circa 800 socie, suddivise su 25 province italiane; chi si associa trova attività concrete di formazione, condivisione, aggiornamento professionale e creazione di alleanze al femminile, per diffondere la cultura economica e imprenditoriale fra tutte le professioniste d’Italia.

Con la forza della Rete offriamo sostegno alle donne insicure, professionalmente sole, senza garanzie: complicità e senso di appartenenza ci guidano, insieme al desiderio di aggiornarci, sviluppare relazioni professionali, trovare sostegno e supporto per il nostro business.

Le nostre socie hanno sogni, nuove visioni e cercano una sorta di rinnovamento. Siamo tutte donne generose, aperte mentalmente, con una propria visione della vita e desiderio di cambiare il mondo con i valori del femminile.

Sviluppiamo l’imprenditoria femminile integrandola con quella maschile. Abbiamo un approccio al lavoro basato su relazioni significative: ci ispirano il desiderio di condivisione vera, il confronto aperto senza giudizio, il desiderio di crescita professionale, il desiderio di aggregazione tra donne che abbiano valori in comune.”

Da quando era un piccolo gruppo su Facebook, Rete al Femminile è cresciuta molto in fretta. In meno di 10 anni riesce ad organizzare eventi in presenza in tantissime città italiane: Milano, Torino, Biella, Varese, Genova, Treviso, Firenze, Napoli, Roma e tante altre città d’Italia.

Le socie di rete al Femminile vanno in radio, in piazza, nei palazzi dei comuni e delle regioni. Si presentano in Italia con un’associazione che racchiude donne di tutte le età e professioni, basata su principi di professionalità, inclusività, accoglienza e impegno reciproco.

Sostegno all’imprenditorialità femminile nel digitale

Logo Ergonet e Rete al Femminile

Il nostro lato “evolutionary” non è solo tecnico, ma anche sociale. Il nostro obiettivo è portare al successo i siti web dei nostri clienti e delle nostre clienti, grazie ai nostri servizi straordinari per webmaster. Pensiamo comunque che sia importante dare anche spazio ad attività di impatto sociale, come abbiamo fatto durante i primi mesi di pandemia devolvendo parte del nostro fatturato alla Croce Rossa Italiana o con il progetto di piantumazione di alberi per ridurre il nostro impatto sull’ambiente grazie alla partnership con Treedom.

Approfondendo la conscenza della Rete al Femminile, la sua organizzazione interna e i principi morali su cui è basata, abbiamo proposto all’associazione di stipulare una partnership tecnologica per sostenerne gli obiettivi di crescita futuri.

Supporteremo Rete al Femminile fornendo alle sue socie un listino dedicato per l’acquisto dei nostri servizi di hosting, mantenendo il loro sito nazionale sempre online grazie alla nostra piattaforma cloud e sponsorizzando il loro evento nazionale annuale.

Conclusioni

Qualcuno si chiede se le leggi sulla parità di genere siano davvero necessarie.

Grazie al nostro piccolo esperimento con il servizio clienti, abbiamo confermato come i pregiudizi facciano parte del nostro quotidiano. È ancora tanta la strada che dobbiamo fare per far si che stereotipi e cliché sui generi diventino sempre meno frequenti, ma da dove possiamo cominciare?

Ammettere che il problema del divario di genere esista è già un bel passo avanti per cominciare a ragionare alle sue possibili soluzioni. Il divario di genere è anche violenza verbale, fisica e psicologica e tutti noi dovremmo ripudiarla in quanto tale, cercando innanzitutto di riconoscerla e identificarla in ogni sua forma.

Noi il nostro piccolo passo avanti lo abbiamo fatto, ma i grandi cambiamenti si fanno tutti insieme, giorno per giorno. Ti unisci a noi?